BENI CULTURALI
Visita Corso Garibaldi tra arte storia e culturaARCO ETRUSCO
Insieme alla fontana Maggiore identifica l’immagine di Perugia, testimoniando l’importanza della città etrusca. Edificato nel III secolo a.C. era chiamato anche porta Pulchra (‘bella’, in latino). Rivolto a nord, l’arco Etrusco è posto in corrispondenza dell’ingresso a sud della città (Porta Marzia) ed è costruito con blocchi di travertino sovrapposti, senza malta.
PALAZZO GALLENGA-STUART
Già palazzo Antinori, accoglie oggi l’Università Italiana per Stranieri e fu edificato fra il 1740 ed il 1758 da P. Carattoli, su disegno dell’architetto romano F. Bianchi. La porzione di palazzo rivolta a sud-ovest fu invece costruita negli anni 1935/37 ad imitazione dell’originale: nell’aula magna è presente un affresco del pittore futurista perugino G. Dottori.
CHIESA DI SANT’AGOSTINO
Insediamento mendicante risalente al XIII secolo, realizzata con forme gotiche, l’aspetto attuale della chiesa è frutto dei rifacimenti dei secoli XV-XVI e soprattutto dell’intervento in stile neoclassico (interno) risalente agli anni 1795-1803. Le spoliazioni napoleoniche alla fine del 1700 hanno privato la chiesa di diverse opere d’arte eseguite dal Perugino e non solo.
ORATORIO DI SANT’AGOSTINO
Adiacente alla chiesa omonima, costruito nel XV secolo e successivamente restaurato (secc. XVII e XVIII), si compone di due oratori sovrapposti: in quello superiore la sala principale è decorata con grandi tele a parete (storie di Gesù e dei santi Filippo e Giacomo). Il soffitto, realizzato a mo’ di cielo ligneo intagliato e dorato è del 1698. L’oratorio inferiore conserva una crocifissione di Cristo attribuita alla scuola del Perugino.
DOMUS PAUPERUM
Contenuta all’interno del complesso della Mercanzia, legata all’Arte omonima di età comunale (XIII secolo), si presenta come una sala unica suddivisa in tre navate da colonne in travertino e con volte a crociera. Prima dei recenti restauri ha continuato a funzionare come foresteria. Sul portone d’accesso è incisa con caratteri latini la data del 1507.
SAN BENEDETTO DEI CONDOTTI
Ex monastero di Santa Maria Novella, sorge in prossimità del tracciato dell’acquedotto medievale (da cui ‘dei condotti’). Costruita nella prima metà del XV secolo, la chiesa conserva un pavimento in maiolica derutese risalente al XVI secolo: l’intero complesso conventuale ospita oggi uffici universitari.
TEMPIO DI SAN MICHELE ARCANGELO
È un edificio di culto cristiano tra i più antichi d’Italia, risalente al V secolo d.C.. Ha una pianta centrale intorno a cui sono state aggiunte cappelle nel corso dei secoli e accoglie diverse sepolture al suo interno. Le colonne disposte in cerchio intorno all’altare provengono dalla villa dell’imperatore romano Adriano a Tivoli.
CASSERO DI PORTA SANT’ANGELO
È l’ingresso a Perugia da nord (Gubbio, Siena) e la più grande delle porte medievali. Fu progettata dall’architetto senese Lorenzo Maitani (fratello di Ambrogio che fu il direttore del cantiere del duomo di Orvieto) nel 1326, completata con l’aggiunta del Cassero nel 1479 ed è stata oggetto di un importante restauro nel 1988.
CINEMATOGRAFO COMUNALE SANT'ANGELO
Storico Teatro di Corso Garibaldi, adibito a sala cinematografica dal 2009, (già Cinema anche negli anni ’50/’60) il piccolo Cinematografo conta n.100 posti. La programmazione che segue il Cinematografo S.Angelo è prettamente d’essai e come tutti i cinema d’essai rientra all’interno del patrimonio culturale della città. Nell’arco dell’anno si organizzano eventi, cineforum. Durante la stagione viene organizzata la rassegna “Fuori dagli Sche(r)mi” per dare spazio a quelle pellicole indipendenti che altrimenti non vedrebbero mai la luce sul grande schermo.
CHIESA DI SAN FORTUNATO
Sono ancora presenti resti della precedente chiesa medievale con il tetto a doppio spiovente e il campanile a vela.
Nell’abside, recenti restauri hanno svelato affreschi databili tra XIII e il XIV secolo.
COMPLESSO DI SAN MATTEO DEGLI ARMENI
Si compone della chiesa di San Matteo degli Armeni risalente circa al 1270,
della biblioteca Aldo Capitini e di un’area verde che dal marzo 2016 accoglie il Giardino dei Giusti del Mondo.
Nel 1528 il complesso fu temporaneamente adibito a lazzaretto.
La Chiesa appartiene alla comunità cristiana ortodossa.